procida inventa

i Greci
prima dei
— Greci

nell’ambito del programma culturale
di Procida capitale italiana della cultura 2022

arte / mostre


Alle origini della presenza ellenica nel Golfo di Napoli 


La mostra ripercorre le tappe fondamentali della presenza greca nel Golfo di Napoli, che tanta parte ebbe nello sviluppo socio-economico e culturale della Campania antica e, più in generale, nella formazione della cultura occidentale. 

Il progetto della mostra è promosso da Procida Capitale italiana della cultura 2022 e nasce dalla collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli e il Museo Civico di Procida “S. Tusa”. 

Il percorso espositivo si articola in modo complementare nelle sedi coinvolte e prende avvio al Museo Civico di Procida, dove si presenta il ruolo di Vivara nella media età del Bronzo quale importante snodo commerciale nella rete di traffici marittimi attivi nel bacino del Mar Mediterraneo. Sull’isolotto giunsero dalla Grecia intraprendenti mercanti micenei, alla ricerca di materie prime, soprattutto metalli. 

Il racconto prosegue al MANN con un focus sulla civiltà micenea e sulle attestazioni materiali a essa riconducibili nel Golfo di Napoli, per poi soffermarsi sulle relazioni tra Egeo e area campana nella prima metà dell’VIII secolo a.C. Siamo ormai all’alba della colonizzazione greca in Occidente, che prese avvio con la nascita di Pithekoussai. 

L’itinerario si conclude al Parco Archeologico dei Campi Flegrei, dove s’illustra la fondazione di Cuma, che rappresenta il definitivo stanziamento sulla terraferma di genti elleniche in Campania. Qui i Greci impiantarono una vera e propria città, leggibile in ogni sua parte (abitato, necropoli, santuari). 


Museo Civico di Procida.

La prima tappa dell’itinerario della mostra illustra il ruolo assunto dall’isola di Vivara nella media età del Bronzo, quale importante snodo commerciale nella rete di traffici marittimi che collegava le sponde orientale e occidentale del Mediterraneo; sull’isolotto giunsero anche intraprendenti mercanti micenei alla ricerca di materie prime, soprattutto metalli.


MANN / Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Il racconto prosegue con un focus dedicato alla civiltà micenea e alle attestazioni materiali riconducibili a questa cultura nel Golfo di Napoli, con particolare riguardo alle evidenze da Vivara e, nell’entroterra, dal sito di Afragola. Si passa poi a illustrare la ripresa dei contatti tra Egeo e area campana nella prima metà dell’VIII secolo a.C., dopo la cesura riscontrata a partire dallo scorcio del II millennio a.C. Con la nascita di Pithekoussai, infine, si introduce il tema della colonizzazione greca in Occidente.


PAFLEG / Museo Archeologico dei campi Flegrei

L’ultima tappa, sviluppata al Museo Archeologico dei Campi Flegrei al Castello di Baia e al Parco Archeologico di Cuma, presenta la fondazione di Cuma, definitivo stanziamento sulla terraferma di genti greche in Campania. Qui i Greci impiantarono una vera e propria città, leggibile in ogni sua parte (abitato, necropoli, santuari).


i Greci prima dei Greci

29 settembre
— 8 gennaio 2023

inaugurazione
29 settembre
castello di baia
ore 12,00

 

info


Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Napoli e il Museo Civico di Procida “S. Tusa” partecipano a Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 condividendo il progetto della mostra “I Greci prima dei Greci. Alle origini della presenza ellenica nel Golfo di Napoli”.


La mostra sarà visitabile alle ordinarie condizioni di apertura al pubblico.

I visitatori potranno accedere alla mostra senza costi aggiuntivi, una volta acquistato il biglietto d'ingresso, secondo le modalità e i costi normalmente previsti da ciascuna struttura museale.

Tutte le informazioni sono disponibili sui siti istituzionali:

Museo Civico di Procida

Museo Archeologico Nazionale MANN di Napoli

Museo Archeologico dei Campi Flegrei PAFLEG

Parco Archeologico di Cuma

 

itinerario

 

Museo Civico
di Procida S. Tusa


La prima tappa della mostra, presso il Museo Civico di Procida, si svilupperà nella sezione “Storia antica dell’isola di Procida” e, in particolare, nella sala III, dedicata al porto-approdo di Vivara, alla vita quotidiana, agli incontri e agli scambi.

Nel corso della media età del Bronzo Vivara, grazie alla sua posizione strategica e alla sua particolare conformazione morfologica, divenne uno dei centri più importanti nell’ambito dei traffici marittimi che collegavano la Grecia micenea con il Mediterraneo occidentale.
Le imbarcazioni provenienti dall’Egeo approdavano presso l’antico porto-approdo vivarese (oggi sommerso) portando grandi giare adatte all’uso quotidiano ma anche vasi finemente decorati con pittura brillante, caratterizzati da motivi floreali, cerchi concentrici, spirali e bande, oggi testimoniati dal ritrovamento di numerosi frammenti ceramici. A raccontare la presenza greco-micenea sull’isolotto sono anche preziosi oggetti ornamentali, manufatti in bronzo e numerose tracce riconducibili alla lavorazione dei metalli.

L’area flegrea ha visto un’intensa frequentazione dei primi naviganti egei fin dalla prima metà del II millennio a.C., frequentazione che sembra interrompersi per poi riprendere con quella che viene definita la prima colonizzazione greca in Occidente, avvenuta nel corso dell’VIII secolo a.C., prima con l’impianto di Pithekoussai e poi nel secondo quarto dell'VIII sec. a.C. con la fondazione di Cuma.

Il Museo Civico di Procida ospiterà alcuni reperti provenienti da una delle tombe più antiche indagate proprio presso l’antica colonia greca di Cuma, i cui approfondimenti saranno affrontati presso le sedi espositive del Parco Archeologico dei Campi Flegrei.

foto tratta dall’archivio fotografico MCP Missione Vivara

 

MANN
Museo Archeologico Nazionale di Napoli


Il racconto al MANN si articolerà nelle sezioni permanenti “Preistoria e Protostoria” e “L’isola d’Ischia”, mediante il dialogo tra una selezione di reperti e apparati didattici già in allestimento e oggetti custoditi nei depositi, svelati al pubblico per l’occasione.

Il percorso prenderà avvio nella sala CXXIX con un’introduzione dedicata alla civiltà micenea, supportata da un piccolo saggio della sua arte: tre vasi di fattura egea appartenenti al ricchissimo patrimonio “sommerso” del MANN, accompagnati da brevi cenni sulla storia della loro acquisizione.

Addentrandosi nella sezione “Preistoria e Protostoria”, la narrazione proseguirà nella sala CXLVII: qui si presenteranno i dati a disposizione sulle interazioni tra i Micenei e l’area del Golfo di Napoli durante l’età del Bronzo, partendo dalle testimonianze di Vivara (Bronzo medio) – in esposizione permanente – e, per l’entroterra, dai materiali archeologici provenienti dal sito di Afragola (Bronzo recente e finale), messi a disposizione dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Napoli. Alcuni manufatti di provenienza egea, appartenenti a corredi funerari dalle necropoli di Capua e Cuma (sala CXXVII), offriranno lo spunto per illustrare la fase dei contatti tra Egeo e Campania nella prima età del Ferro.

Nella sala CXXV della sezione “Isola d’Ischia”, infine, si descriverà la nascita di Pithekoussai, primo episodio della colonizzazione greca in Occidente.

foto di Giorgio Albano

 

PAFLEG
Museo Archeologico
dei Campi Flegrei

Parco Archeologico
di Cuma


Il percorso espositivo del PAFLEG riguarda il tema del consolidamento della presenza greca nel territorio flegreo e coinvolge il Parco archeologico di Cuma e il Museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, con l’obiettivo di tracciare un percorso di approfondimento che racconti i luoghi connessi all’arrivo dei Greci a Cuma e le interrelazioni culturali che quest’approdo genera.

Tale racconto si declina nel Museo in un’esperienza immersiva che interessa ciò che si suole definire “cultura materiale”, non luoghi ma oggetti, che custodiscono storie, serbano la memoria di viaggi e ripercorrono rotte marittime. In questo percorso tra le sale del Museo della Sezione Cuma (in particolare, sale 5-10) sarà possibile scoprire come il “greco” è fatto di aspetti molto diversificati, di tante città che vantano prodotti di eccellenza e che in qualche modo nelle stive di navi si incontrano e approdano a Cuma e nelle isole. Qui, dove ogni cosa parla un linguaggio greco, dalle evidenze strutturali agli oggetti di uso quotidiano, avvengono ancora altri incontri con le genti dell’entroterra e si viene a creare un’eccezionale relazione interculturale, della quale gli oggetti conservano la memoria e registrano la diffusione, ma che di fatto è concepita da uomini.

foto di Vittorio Infante

 

i Greci prima dei Greci

 

promosso da
Procida Capitale Italiana della Cultura 2022

in collaborazione con
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Parco Archeologico dei Campi Flegrei
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Napoli
Museo Civico di Procida S. Tusa

 

 

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