La parola come "cura" con Claudia Fabris

Per la rassegna "Espressioni" l'artista ha accompagnato gli spettatori in un piccolo percorso di abbandono all'ascolto. E in spiaggia suggestione per le sue ninne nanne

Sdraiati in spiaggia ad ascoltare ninne nanne e a recuperare il senso delle parole, liberandosi dalla schiavitù degli smartphone e intraprendendo un viaggio sensoriale, cullati dalla voce di Claudia Fabris in un piccolo percorso di abbandono all'ascolto. A Procida la rassegna di teatro contemporaneo “Espressioni”, inserita nel programma dell’anno da Capitale Italiana della Cultura, ha sorpreso gli spettatori con "La cameriera dei sogni”, sulla spiaggia delle Grotte.

Nel corso della performance l’artista ha proposto al pubblico, sdraiato sull'arenile e dotato di cuffie wireless, una serie di suoni ancestrali, come il rumore dell’universo, e versi di balene, la sinfonia delle rocce e alcune intriganti favole contemporanee. “La parola torni a prendersi cura delle persone, perché è attraverso di essa che costruiamo il nostro mondo”, ha sottolineato Fabris.

foto di Antonello De Rosa

Insieme ad altre due performance di Claudia Fabris, anch’essi incentrati sull’ascolto, la rassegna ha proposto anche “Venere e Adone” di Roberto Latini e “Bus room’s, vita morte e oracoli”, uno spettacolo di teatro, musica, illusionismo e teatro di figura con la compagnia Bus Theater.

 
 
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L'ex carcere si racconta con i ricami del lino

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in barca con i pescatori dell'isola