Mediterraneo in mostra con BJCEM

Fino al 25 settembre l’isola ospita una delle più importanti rassegne internazionali dedicate alla creatività giovanile con installazioni incontri, performance e proiezioni per raccogliere le sfide delle identità del Mediterraneo e dell’ecologia

Venticinque artisti di ventuno Paesi differenti, accomunati dal rapporto con il mar Mediterraneo e chiamati a raccontare, secondo le rispettive sensibilità, le fragilità del presente e le sfide del futuro. Da Cipro alla Tunisia, da Malta alla Turchia, dalla Grecia all’Italia: identità condivise proprie del Mare Nostrum sottolineano la radice comune dei popoli e si declinano in una straordinaria mostra diffusa di arte contemporanea a Procida, Capitale Italiana della Cultura 2022.

Un percorso che dal 16 giugno al 25 settembre abbraccia, in particolare, il borgo storico di Terra Murata, impreziosito dalle opere di una selezione di artisti e artiste emergenti dell’area euromediterranea, che affrontano temi e criticità del mondo contemporaneo, dall’ecologia all’inclusione sociale, passando per il ruolo cruciale dell’innovazione urbana e ambientale in contesti geopolitici fragili.
Il progetto, a cura di Simone Frangi e Alessandro Castiglioni, si intitola The tending of the Otherwise di BJCEM – Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée e rientra nel programma di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.

L’opera di Victor Fotso Niye (Italia) nell’ambito della mostra “Tending of the otherwise”

Installazioni, performance e proiezioni cinematografiche, insieme a un programma di residenze di produzione a Procida, impreziosiscono un programma che vede esposte - in un percorso che abbraccia alcuni dei luoghi più belli e simbolici dell’isola, dalla Cappella della Purità alla Cittadella dei Misteri, da Palazzo d’Avalos (già sede della mostra Sprigionarti) all’albergo “La Vigna”, fino alla cappella della Madonna del Carmine - opere di Adrian Abela, Yesmine Ben Khelil, Binta Diaw, Adji Diey, Victor Fotso Nyie, Marco Giordano, Bianca Hisse, Valentina Karga, Ru Kim, Eleni Odysseos, Francis Offman, Virginia Russolo, Michele Seffino, Vanja Smiljanić e Sophie Utikal. In programma anche azioni performative di Selin Davasse, GianMarco Porru, Marisilvia Greco e Madison Bycroft. Gli eventi cinematografici coinvolgeranno invece Noor Abuarafeh, Riccardo Badano & Hanna Rullmann e Johanna Bruckner, Enar de Dios Rodríguez, Areej Huniti & Eliza Goldox, Endi Tupja.

Il filo conduttore delle opere è l’immaginazione, da parte degli artisti, di immaginari sostenibili per le comunità fragili che affacciano sul Mediterraneo, chiamato alle più complesse sfide della contemporaneità.
Abbiamo riportato in Campania, a distanza di 17 anni, la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, una delle più importanti rassegne internazionali dedicate alla creatività giovanile. - sottolinea Agostino Riitano, direttore di Procida 2022 – L'obiettivo principale del progetto è stimolare attraverso la creatività delle giovani generazioni e l’incontro tra differenti culture provando ad interpretare al meglio l’identità plurale Mediterraneo, un ecosistema culturale che si offre come ambito di sperimentazione per la risoluzione dei conflitti della società contemporanea. I giovani, come abbiamo dimostrato con i progetti realizzati in questi primi sei mesi di programmazione di Procida capitale, sono i protagonisti. Le iniziative culturali vanno realizzate con i giovani e non solo per i giovani: anche per questo la Bjcem è un progetto pilastro del nostro programma culturale”.

Fino a settembre, “The tending of the otherwise” sottolinea e ritualizza la presenza delle opere, degli artisti e delle artiste sull’isola con momenti live di diversa natura, accendendo ciclicamente l’attenzione sul progetto

 
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L’isola è donna con Selin Davasse

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